Home I volti dell'anima. Oltre il mito della ragione

I volti dell'anima. Oltre il mito della ragione

I volti dell’anima
Oltre il mito della ragione

Diego Frigoli

a cura di Dr.ssa Lucia Carluccio*

Se si vogliono esplorare veramente le profondità dell’anima umana, non basta restare confinati nei limiti della pura razionalità: occorre superarli, eliminarli, andare oltre, abbracciando una comprensione più integrata dell’essere umano.
È proprio questo il percorso intrapreso ancora una volta da Diego Frigoli, psichiatra e psicoterapeuta, direttore della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia “Istituto Aneb” e Presidente dell’Associazione Nazionale di Ecobiopsicologia. Con il suo nuovo libro I volti dell’anima, oltre il mito della ragione, edito nel 2024, arricchisce ulteriormente la letteratura psicologica contemporanea, inserendosi nel solco delle sue opere precedenti.
Attraverso l'approccio ecobiopsicologico, che fonde biologia, filosofia e psicologia del profondo, l'autore mostra l’importanza dell’integrazione tra scienza e simbolismo, offrendo una prospettiva più ampia sulla natura umana.
Non si tratta di un libro per chi si accontenta di restare in superficie, ma per chi ha il coraggio di salire su un veliero che solca acque profonde, senza timore di smarrirsi.
La prefazione di Giorgio Cavallari è come una porta che si apre lentamente, svelando il cammino che attende. È un sussurro che non è solo inizio, ma eco di ciò che sarà, preludio di una danza ancora da scoprire.
Questa danza, a un primo sguardo, presenta il volto della sofferenza: i “volti dell’anima” sono quelli di Renato, Mario, Bruno, Patrizia e di molti altri. Rischierebbero di restare prigionieri della malattia, se non si riconoscesse il valore della dimensione archetipica e simbolica della loro psiche, spesso ignorata dalla cultura occidentale moderna. Ma i pazienti di cui l’autore racconta le storie affascinanti e difficili hanno avuto la fortuna di incontrare Diego Frigoli, che li ha guidati nella trasformazione di una danza di sofferenza in una di liberazione. L’immobilità e i passi lenti e doloranti, gravati da catene invisibili, si sono progressivamente fatti più fluidi e liberi, come una marea che si ritira. Ogni pesante passo si è trasformato in un atto di rinascita: le forze di Thanatos, finalmente vinte da quelle di Eros, amore creatore.
Ogni biografia diventa così espressione del Sé archetipico.
Andando oltre il mito della ragione, si svelano i volti dell’anima: Psyché e Anima Mundi, l’“Anima del Mondo”. Ma allora, attraverso la narrazione delle vite dei suoi pazienti, Diego Frigoli ci sta forse mostrando il volto stesso del Mondo? A questa domanda, alla fine, si troverà una risposta.
Attraverso simboli, miti e riferimenti alle neuroscienze, il libro propone una visione olistica dell’essere umano: l’esperienza non può essere frammentata, così come la danza non può essere ridotta ai singoli passi, ma deve essere colta nella sua totalità. Ancora una volta, risuonano le teorie di James Hillman e Carl Gustav Jung, che danno voce al linguaggio dell’inconscio non solo individuale.
Le chiavi di lettura offerte dall’autore per comprendere le dinamiche dell’inconscio e i processi psicologici tengono conto delle tradizioni mitologiche e delle immagini archetipiche, superando la dicotomia tra mente e corpo e mostrando come genetica, ambiente e psiche siano intrecciati in un dialogo che plasma la vita dell’individuo.
Anche i sintomi psicotici, lungi dall’essere semplicisticamente categorizzati, vengono considerati non solo come disordini psicopatologici, ma come manifestazioni dell’anima che cerca di elaborare conflitti che la mente non riesce a contenere. Senza un’“intelligenza analogica”, capace di contrapporsi al pensiero lineare e analitico dominante, non sarebbe possibile interpretare il dolore del corpo e dell’anima, né integrare l’Ombra all’interno dell’Io per aprirsi alla comprensione del Sé.
Il libro scorre con naturalezza, rendendo accessibili concetti complessi, nonostante il linguaggio sia talvolta tecnico e colto. Esempi concreti ed esperienze vissute rendono la lettura stimolante.
L’approccio di Diego Frigoli si conferma innovativo, originale, genuino e appassionato. Le diverse manifestazioni umane vengono esplorate con cura e profondità, mentre le immagini che accompagnano alcune storie di analisi ne amplificano l’impatto emotivo.
Anche chi non possiede conoscenze pregresse di psicologia e filosofia, pur non comprendendo ogni aspetto teorico, potrebbe comunque restarne affascinato, coinvolto soprattutto dalle evoluzioni delle storie dei pazienti.
Diego Frigoli, con i suoi studi e le sue parole, armonizza la danza caotica tra luce e ombra, permette alle urla silenziose di essere ascoltate e trasforma la distruzione in ricerca.
I volti dell’anima sono i volti di esseri umani che hanno accolto il dolore dietro ogni crepa dell’anima e ne hanno fatto poesia.

Sinossi. Di fronte al mistero della malattia e della guarigione, il terapeuta non deve mai dimenticare che “curare” implica la capacità di partecipare ad un’esperienza creativa, in cui in prima persona assiste allo sforzo struggente di un’Anima che, diventando sempre più trasparente a se stessa, scopre la straordinaria innocenza della propria identità.

*Dr.ssa Lucia Carluccio - Laureata in lettere moderne con Laurea Specialistica in Linguistica è docente di Lettere e autrice di varie pubblicazioni fra le quali si ricorda il romanzo “Il Cigno e la Ballerina” vincitore della seconda edizione del Premio Letterario Internazionale Dario Abate Editore e la raccolta di poesie “Nitida dallo spessore del cielo” Bertoni Editore