MATERIA PRIMA – Rivista di psicosomatica ecobiopsicologica
La Vita si fa Mente
Numero XXV – Maggio 2025 - Anno XV
Recuperare il contatto con l’universo naturale ed accogliere la sfida della complessità
nella relazione terapeutica: la psicoterapia con l’emisfero destro e il pensiero simbolico analogico.
di Greta Capelli
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Nel tempo dell’oggi, un tempo sofferente e smarrito che elude la complessità, appare sempre di più cruciale importanza avvalersi di un pensiero che, come suggerisce Benasayag, possa non cedere alla trappola del credere l’essere umano onnipotente, autonomo e svincolato dalla dimensione collettiva e naturale. Alla sempre maggiore iper-razionalità algoritmica è allora fondamentale contrapporre lo sforzo di non rinunciare al pensiero in grado di cogliere la struttura reticolare e unitaria del fenomeno della vita. L’Ecobiopsicologia si muove proprio in tale direzione, ascoltando e interrogando continuamente l’Universo, alla ricerca delle relazioni reciproche che intercorrono tra i differenti livelli della rete vitale in-formata. Il recupero di questo paradigma della complessità necessita di riflettersi olograficamente all’interno della relazione terapeutica con il paziente. È attraverso i concetti cardine di simbolo ed analogia che il terapeuta ecobiopsicologico opera, alla stregua della modalità di operare della vita stessa, in direzione di un’intuizione che espande la coscienza e di un processo ordinatore. Le attuali neuroscienze affettive, con particolare riferimento alla teorizzazione della psicoterapia con l’emisfero destro di Allan N. Schore, iniziano a guardare all’inconscio come ad un concetto scientificamente esplorabile, seppur questo continui ad essere topograficamente riferito all’ organo cervello, e a riportare al centro del lavoro la relazione, gli affetti, il corpo e le memorie somatiche custodite nell’emisfero destro. Schore, parlando di regressione reciproca, inizia quindi ad aprire la strada ad un paradigma complesso della cura e ad arricchire, nel suo aspetto operativo, il pensiero simbolico analogico dell’Ecobiopsicologia.
AUTRICE – Greta Capelli – Specializzanda presso la Scuola di Psicoterapia Istituto Aneb. Laureata in psicologia clinica e neuropsicologia nel ciclo di vita. Lavora privatamente a Bergamo, dove è docente di Psicologia presso Terza Università e collabora con il Consultorio Scarpellini. Approfondisce la tecnica dello Scarabocchio Dinamico Trasformativo come strumento terapeutico creativo.