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“Il telaio incantato della Creazione” di Diego Frigoli

17 Luglio 2025

“Il telaio incantato della Creazione” di Diego Frigoli

Festival della Complessità
XV edizione
Tarquinia, 27 – 29 giugno 2025

“Il telaio incantato della Creazione” di Diego Frigoli
a cura di Alessandra Bracci

Nella splendida cornice di Tarquinia, piccolo gioiello incastonato fra mura e torri medievali, la XV edizione del Festival della Complessità dedicata al tema “Essere, umano” ha visto fra i suoi protagonisti il Dr. Diego Frigoli, un Ricercatore nel senso più vero e profondo del termine che, grazie all’invito della Dr.ssa Francesca Violi, ha avuto modo di presentare il suo ultimo libro Il Telaio incantato della Creazione. Dalla particella elementare all’alchimia dell’anima, ad un pubblico attento e ricco di domande.
Un testo affascinante che tratta della ricerca dell’origine del mondo, dalla materia stellare fino al più piccolo batterio, per arrivare all’uomo e allo sviluppo della sua mente. Un testo che Frigoli presenta a partire dal titolo stesso che, un po’ strano, un po’ misterioso e certamente curioso, sembra contenere gli indizi per cogliere la suggestiva complessità della nostra identità in chiave cosmica, come direbbe Edgar Morin: «L’uomo è figlio del cosmo e ognuno di noi porta in sé particelle nate agli inizi dell’universo, atomi forgiati nel cuore ardente delle stelle anteriori al nostro Sole, molecole formate sulla terra o atterrate da areoliti, antenati di unicellulari, poi eucarioti pluricellulari, poi animali, pesci, anfibi, rettili, mammiferi, primati... Portiamo in noi la storia del cosmo e quella della vita, ma ne siamo separati dall’originalità della nostra cultura, del nostro linguaggio, della nostra coscienza» (Morin, 2018).
Nel corso del suo intervento, così come nelle pagine del suo libro, Frigoli dà avvio al compito gravoso di costruire una rete di informazioni interdisciplinari in grado di “analogare” gli aspetti funzionali dei sistemi biologici della natura e dell’universo con quelli della psiche. Evidenziando, in particolare,  come nel clima di convergenza tra psicoterapia del profondo, neuroscienze, fisica quantistica, biologia evoluzionistica e dimensione archetipica, vada emergendo una nuova epistemologia della complessità ove tutto ciò che è universo, natura, corpo e mente dell’uomo è costituito da un immenso campo in-formativo caratterizzato da un intreccio di connessioni derivanti da una sorgente definita Campo Akashico, che “in-forma” il presente con il passato e apre il terreno allo sviluppo del futuro.
È tempo di aprirsi a una radicale trasformazione delle coscienze umane, liberarsi dai vecchi paradigmi riduzionistici e meccanicistici che decretano l’egemonia di una civiltà della disgiunzione, che tendono a frammentare la realtà in componenti isolate per semplificarne la comprensione, per andare  verso aspetti studiati dalla epistemologia della Scienza della Complessità. La sfida consiste nel capire che, oggi più che mai, il termine “complessità” ha acquisito una pregnanza epistemologica dotata di un significato profondo, in quanto richiede di educare la coscienza dell’uomo alla conoscenza dei simboli. L’immensa trama della Vita – che spazia dai microorganismi più semplici per arrivare alle produzioni più complesse della coscienza collettiva dell’uomo – può essere indagata se, accanto agli specifici linguaggi della scienza, si integra il peculiare linguaggio della dimensione collettiva della psiche, rappresentato dal simbolo. Se si vuole che il confronto dell’Uomo con la Natura sia risparmiato dalle calamità che oggi incombono, la conoscenza simbolica deve essere presentata non come una fantasia poetica, ma come una scienza che non nega la realtà delle cose, quanto piuttosto ne rivela la radice esistenziale.
In tal senso, la comprensione della sottile relazione che intercorre fra Uomo e Natura ha portato la ricerca a sviluppare una disciplina nota come Ecobiopsicologia, che lega fra loro –  in un quadro unitario – oikos, la dimora ambientale dell’uomo (contesto ecologico), bios, la storia biologica del corpo dell’uomo e psiché, la dimensione più vasta della mente umana (dinamiche inconsce individuali e collettive, contesto sociale e culturale) sino al massimo sviluppo dato dall’autocoscienza. Tale impostazione consente una graduale amplificazione della coscienza umana, poichè presuppone per la psiche la possibilità di oscillare fra analogia e principio di causalità, fra simbolo e segno, fra inconscio e conscio. In questa prospettiva, il mondo può essere “letto” secondo il metodo analogico-simbolico, impegnando la mente verso una logica descrittiva non più lineare ma “circolare” dell’Uomo e della Natura, favorendo una profonda trasformazione culturale capace di conferire all’essere umano il senso della propria esistenza e del proprio divenire.
Attraverso la condivisione di esempi tratti dalla sua esperienza clinica di medico, psichiatra e psicoterapeuta e dalla sua esperienza di ricercatore messa a fattor comune con scienziati come il Prof. Ervin Laszlo (cosmologo e candidato due volte al premio Nobel per la Pace) e il Prof. Pier Mario Biava (medico e candidato al premio Nobel per la Medicina 2025), Diego Frigoli ricorda ad ogni passo di non fermarsi solo all’apparenza delle forme di Natura, ma di entrare in risonanza profonda con le forme viventi, solo così la coscienza dell’uomo può partecipare “consapevolmente” al linguaggio dell’Universo.

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Diego Frigoli – psichiatra e psicoterapeuta, è direttore della Scuola di Specializzazione in Psicoterapia «Istituto Aneb» e già ricercatore presso la clinica psichiatrica dell’Università degli Studi di Milano. È fondatore del modello Ecobiopsicologico approvato nel 1997 dalla Società Italiana di Medicina Psicosomatica, filiazione italiana dell’International College of Psychosomatic Medicine. Inoltre, ha redatto il Manifesto del Nuovo Paradigma in Medicina con Ervin Laszlo e Pier Mario Biava con l’obiettivo di superare la visione meccanicistica in favore di una cura che ponga al centro dell’attenzione la persona e non il sintomo. È autore di numerose pubblicazioni: a partire dal libro Le metamorfosi della coscienza (1985) ricordiamo anche Fondamenti di psicoterapia ecobiopsicologica (2007), Il linguaggio dell’anima (2016), L’alchimia dell’anima (2017) e I sogni dell’anima e i miti del corpo (2019) fino al più recente Il Telaio incantato della Creazione (2024).

Francesca Violi – psicologa e psicoterapeuta ecobiopsicologica, ad indirizzo psicodinamico e psicosomatico. Terapeuta EMDR. Maestra d’Arte. Esperta Mindfulness. Conduttrice di laboratori di scrittura autobiografica. Si occupa di Salute e Complessità dal 2012. È membro dello Staff organizzativo del Festival della Complessità. Formatrice, divulgatrice e scrittrice di libri e articoli.

Alessandra Bracci – laureata in Economia e Psicologia, è manager presso una multinazionale automotive e vincitrice di premi nazionali ed internazionali nel marketing. Specializzanda presso la Scuola di Psicoterapia Istituto Aneb. Responsabile area editoriale ANEB. Capo Redattore di Materia Prima - rivista di psicosomatica ecobiopsicologica. Autrice di pubblicazioni in ambito scientifico.