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La nostalgia dell’origine

La nostalgia dell’origine

Mara Breno – Diego Frigoli

a cura di Dr.ssa Lucia Carluccio*

Esistono libri che non si fanno soltanto leggere, ma che sanno soprattutto leggerti dentro e parlarti. Mara Breno e Diego Frigoli ci offrono un testo raro grazie al quale le immagini interiori si fanno linguaggio.
Diego Frigoli, medico e psichiatra, è il fondatore della Psicosomatica Simbolica e dell’Istituto ANEB (Associazione Nazionale di Ecobiopsicologia). Al suo fianco, Mara Breno, psicologa, psicoterapeuta e docente, condivide una lunga esperienza nell’ambito della psicologia del profondo.
Insieme danno vita a un dialogo tra corpo e psiche, scienza e simbolo, con parole che sanno di cura e meraviglia.
“La nostalgia dell’origine” non è soltanto un saggio, ma un’esperienza di conoscenza. Ogni capitolo è una soglia da attraversare attirati da una voce antica che sussurra di guardare il mondo con gli occhi del cuore.
È così che si ritrova quel filo che lega la coscienza umana, la natura e l’archetipo.
Il volume è stato pubblicato nel 2024 ed è arricchito da una prefazione di Giorgio Cavallari e da due introduzioni firmate dagli stessi autori. Sono così offerte al lettore le chiavi interpretative per comprendere la portata simbolica del testo. Inoltre il pensiero teorico e le esperienze interiori degli autori preparano il lettore all’incontro con il cuore pulsante del libro.
La nostalgia di cui parla il titolo non è affatto un rimpianto romantico, bensì una naturale tensione verso il luogo primigenio di quando non esisteva separazione e il simbolo era vita e la vita simbolo. Difatti il libro si inserisce nell’orizzonte dell’Ecobiopsicologia che vede la Vita non solo come bios e psyché, ma soprattutto zoè: corpo, mente e ambiente sono aspetti di un unico processo vitale interconnesso che si oppone chiaramente agli approcci meccanicistici. In realtà ogni processo è espressione della logica vitale la quale lega microcosmo e macrocosmo.
Gli autori sanno offrire una lettura autentica del mondo attraverso le lenti del simbolo e dell’analogia vitale. Il lettore è così aiutato a ritrovare quel filo che lega la natura, l’archetipo e la coscienza umana.
È un libro necessario soprattutto oggi che la razionalità illuministica ignora la dimensione simbolica del vivere rendendo desacralizzato il rapporto tra l’uomo e il mondo.
“La nostalgia dell’origine” è un testo interdisciplinare che, pur essendo un saggio specialistico, non si limita a un gruppo ristretto, ma si apre al mondo permettendo di guardarlo – quel mondo – con occhi nuovi. I contenuti e le riflessioni riguardano infatti ogni essere umano, soprattutto chi non teme di interrogarsi e tornare a pensare poeticamente al mondo.
Può essere una preziosa risorsa anche per psicologi, terapeuti, studenti e studiosi che vogliano esplorare il simbolo, l’analogia e l’archetipo in chiave contemporanea.  È davvero interessante come vengono tracciati significati nelle storie delle malattie, dei sintomi, della materia indagando la dimensione sottile; la forma non è solo ciò che appare, ma espressione del senso legato alla filogenesi.
Non è un caso che nella forma dell’intero testo prevalga l’ipotassi: i concetti si aprono e intersecano in un ritmo riflessivo e fluido, quasi mai in frasi brevi e separate. È come se l’ampiezza della prosa voglia rispecchiare la complessità dei contenuti. Difatti il ritmo articolato delle frasi rimanda a molteplici livelli di significato. Le numerose subordinate permettono un “respiro sintattico” che diviene metafora della logica vitale che unisce e mai separa. È una scrittura che procede per connessioni così come il pensiero ecobiopsicologico unisce ambiente, psiche e corpo in un'unica visione.
“La nostalgia dell’origine” non è un manuale pratico, ma un orizzonte da assaporare. Diego Frigoli e Mara Breno mostrano la via del significato, attraverso la lettura del simbolo che non è qualcosa di arcaico, ma pensiero vivente che dona la possibilità di riconoscersi nel volto del mondo. In un tempo dominato dal rumore e dalla semplificazione, questo libro regala l’armonia della complessità e le grandi verità che scorrono sotto le trame del presente.

*Dr.ssa Lucia Carluccio - Laureata in lettere moderne con Laurea Specialistica in Linguistica è docente di Lettere e autrice di varie pubblicazioni fra le quali si ricorda il romanzo “Il Cigno e la Ballerina” vincitore della seconda edizione del Premio Letterario Internazionale Dario Abate Editore e la raccolta di poesie “Nitida dallo spessore del cielo” Bertoni Editore